Parecchi anni fa, viaggiavo da solo per l’Australia. Una sera mi ritrovai davanti ad una cartomante. Era un periodo in cui mi sentivo perso e le chiesi timoroso di guardare nel mio futuro. Una delle carte estratte si rivelò poi esserne due: L’Eremita e Gli innamorati. Il responso fu che avrei vissuto un grande amore, ma che vi avrei rinunciato.
In quel periodo tormentato della mia vita, quella premonizione mi appariva come uno spettro nell'anima che faceva breccia come una freccia velenosa nelle mie paure più intime. Non mi è dato sapere se fossero le carte a conoscermi molto bene, o se poi sarei stato io stesso a rispettare in maniera troppo zelante il copione che mi proponevano. Sta di fatto che tutto successe.
La canzone dell’Eremita probabilmente deve anche un po’ a quel momento. Da allora quella figura entrò nel mio immaginario e mi condusse lontano. Lontano dalle ferite che avevo ricevuto e da quelle che avevo inflitto. Lontano anche dai copioni che mi terrorizzavano…e quindi in qualche modo loro eterno schiavo. Mi rifugiai in un limbo le cui invisibili pareti divennero ogni giorno più spesse. Ed è certamente di questo limbo che io parlo nella mia canzone.
Ma, come ogni carta che ti porta un significato a seconda del verso con cui la leggi, L’eremita mi fece comprendere che l’unico modo che avevo per sentirmi veramente, in un periodo di grande fragilità, era la solitudine. L’Eremita mi tenne lontano anche da tutti quegli altri copioni che l’esistenza voleva impormi e che mi volevano spegnere.
Oggi, certamente, che alla fine di tutto un lunghissimo periodo poi non mi sono spento, sono un uomo molto più forte di allora, perché sono rimasto intero e perché ho capito che la solitudine è una compagna preziosa, l'unica d'altronde a cui non potremo rinunciare mai.
Sono molti i tipi di amore a cui rinunciai. E sono molti gli amori di cui mi sto piano piano riappropriando. Quando si ama, poi, lo si fa a tutto tondo. Devo però ringraziare una persona che da un certo punto in avanti ha deciso di amarmi incondizionatamente, rispettando il mio segreto compagno. Perché oggi, anche grazie a lei, finalmente convivono in me le due carte estratte da quella cartomante, l'Eremita e gli Amanti, come due sfaccettature apparentemente incoerenti di un essere intero e quindi fondamentalmente complesso.
Vi aspetto il 29 settembre per liberare il mio Eremita insieme a tutti voi…
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